Gian Luca Gavazzi
  • Nome italiano: lupo
  • Nome scientifico: canis lupus
  • Specie: lupus
  • Genere: canis
  • Famiglia: canidi
  • Ordine: carnivori
  • Classe: Mammiferi

Negli ultimi anni si è verificato un notevole calo demografico e attualmente possiamo riscontrare la specie solamente in penisola Iberica, in zone ristrette dei Pirenei, Francia centro-meridionale, Balcani, Scandinavia settentrionale e Lapponia, Europa centro-occidentale, Russia, Caucaso e Siberia. In Italia esistono oggi (2007) circa 500 esemplari di lupo (con la sottospecie Canis lupus italicus), ma secondo gli esperti gli esemplari di questa specie garante della qualità dell'ambiente e degli ecosistemi in cui vive, non hanno ancora raggiunto un numero sufficiente da assicurare la loro sopravvivenza nel lungo periodo. Rispetto al passato, però, sono stati fatti passi in avanti: dal 1974, quando si contavano soltanto 100 esemplari, sono stati fatti molti passi avanti, creando le codizioni per un ripopolamento. Il lupo è tornato a popolare le Alpi italiane, mentre la sua costante presenza è stata accertata anche sulla dorsale appenninica, sino alla media e bassa collina. Prima causa di mortalità del lupo risulta il braconaggio, che incide per il 20% annuo.

Negli ultimi anni si è verificato un notevole calo demografico e attualmente possiamo riscontrare la specie solamente in penisola Iberica, in zone ristrette dei Pirenei, Francia centro-meridionale, Balcani, Scandinavia settentrionale e Lapponia, Europa centro-occidentale, Russia, Caucaso e Siberia. In Italia esistono oggi (2007) circa 500 esemplari di lupo (con la sottospecie Canis lupus italicus), ma secondo gli esperti gli esemplari di questa specie garante della qualità dell'ambiente e degli ecosistemi in cui vive, non hanno ancora raggiunto un numero sufficiente da assicurare la loro sopravvivenza nel lungo periodo. Rispetto al passato, però, sono stati fatti passi in avanti: dal 1974, quando si contavano soltanto 100 esemplari, sono stati fatti molti passi avanti, creando le codizioni per un ripopolamento. Il lupo è tornato a popolare le Alpi italiane, mentre la sua costante presenza è stata accertata anche sulla dorsale appenninica, sino alla media e bassa collina. Prima causa di mortalità del lupo risulta il braconaggio, che incide per il 20% annuo.

L’habitat naturale del Lupo è rappresentato dalle zone boscose in generale ma è capace di adattarsi anche ad ambienti diversi, purché ampi e selvaggi. In Italia vive in una fascia compresa tra gli 800 e i 2000m di altitudine. Si configura come predatore notturno con un territorio di caccia che va da 200 a 800 kmq; ha buon udito e buon olfatto. Vive solitario o in coppie, in inverno in piccoli gruppi (6-14 individui) articolati in ranghi molto stretti dovuti a classi di età e robustezza; la suddivisione dei ruoli gerarchici appare nella sua massima espressione durante la caccia, che viene condotta mediante l’inseguimento oppure abbinando quest’ultima tattica all’agguato. La stagione degli amori va da febbraio ad aprile; la maturità sessuale viene raggiunta a 22 mesi e la gestazione è di 60 giorni, dopo tale periodo vengono alla luce 4-5 cuccioli; specie monogama. La dieta varia a seconda degli ambienti frequentati e dalla stagione. Il Lupo si nutre di animali selvatici e in mancanza di questi di Anfibi, Rettili, topi, Molluschi ed altri invertebrati. Molto spesso si rivolge verso gli animali domestici a causa della maggiore facilità con cui questi possono venire catturati.

Attività

Tutti gli itinerari collegati a canis lupus

Girondolando